NAPOLI SCARAMANTICA

I napoletani non sono superstiziosi?

Si, ma precisamente, sono attori sul palcoscenico della vita, consapevoli che il destino ha un senso dell'umorismo crudele. La loro scaramanzia è un gesto di profonda umanità e ironia.

Non è paura, ma il modo in cui il popolo affronta la precarietà, trasformando l’ansia di un'occhiataccia o di un evento infausto in una routine giocosa, in un rito quasi affettuoso.

È un codice che si impara in strada: l'idea che, se non puoi controllare il mondo, puoi almeno controllare il modo in cui lo sfidi. Per questo, toccano, scongiurano, ostentano e pregano con la stessa, intensità.

La scaramanzia, per un napoletano, è in fondo una grande e toccante dichiarazione d'amore per la vita, anche quando questa sembra volerti remare contro.

È il modo in cui si dice: "Ci sono, resisto e guardo in faccia, il destino".